Il camino a legna o a pellet è da sempre sinonimo di calore e accoglienza. Tuttavia, negli ultimi anni, le emissioni inquinanti prodotte da questi apparecchi hanno portato a una sempre maggiore regolamentazione del settore. In particolare, la normativa europea Ecodesign e le leggi regionali italiane hanno introdotto una serie di restrizioni per garantire un uso più sostenibile della biomassa.
Perché le restrizioni?
La combustione della biomassa, se non avviene in modo corretto, può rilasciare nell’aria particelle fini, monossido di carbonio e altri inquinanti nocivi per la salute e l’ambiente. Per contrastare questo fenomeno e tutelare la salute pubblica e l’ambiente, l’Unione Europea ha stabilito dei requisiti minimi di prestazione per gli apparecchi a biomassa racchiusa nella normativa “Ecodesign”.
La normativa Ecodesign
La Direttiva 2009/125 sull’Ecodesign prevede che debba essere progressivamente ridotto l’impatto ambientale degli apparecchi a biomasse, partendo da una progettazione ottimale. Con questa legiferazione, l’Unione Europea ha stabilito dei requisiti per limitare la vendita, l’installazione e l’utilizzo di generatori di calore ai soli prodotti che rispettano determinati standard principalmente di:
- Rendimento: l’apparecchio deve essere in grado di convertire una percentuale elevata del combustibile in calore utile.
- Emissioni: Le emissioni di inquinanti, come polveri sottili, monossido di carbonio e particolari primari devono essere contenute entro limiti precisi.
La situazione in Piemonte
Il Piemonte, come sempre più regioni italiane, ha recepito la normativa Ecodesign e ha introdotto ulteriori limitazioni per migliorare la qualità dell’aria.
Negli ultimi anni è cresciuta l’azione a livello nazionale per cercare di ridurre l’inquinamento generato dagli impianti di combustione domestica della legna. Il punto saliente della normativa approvata negli ultimi anni con il Decreto 186/2017 del Ministero dell’Ambiente prevede la classificazione dei generatori di calore a biomasse in 5 categorie (da 1 stella a 5 stelle), sulla base delle prestazioni energetiche ed emissive. Pur se ad oggi non sono ancora vigenti limitazioni uniformi su tutto il territorio nazionale, alcune Regioni del bacino padano, in accordo con il Ministero dell’Ambiente, hanno approvato misure di limitazione all’installazione e all’utilizzo dei generatori di calore a biomassa legnosa che prevedono: il divieto di utilizzare apparecchi di classe “1 stella” e “2 stelle” e il divieto di installare apparecchi “3 stelle”.
La classe di appartenenza del proprio camino si può ricavare consultando il libretto d’installazione, uso e manutenzione o il sito internet del produttore. Per gli impianti meno recenti in linea di massima si può stimare che i camini aperti sono classificabili 1 stella e che gli apparecchi più semplici e vecchi raramente hanno caratteristiche emissive e di rendimento energetico comparabili ai moderni generatori con classificazione superiore alle 2 stelle.
Perché scegliere un camino a biomassa certificato?
Scegliere un camino a biomassa certificato 4 o 5 stelle ti offre numerosi vantaggi:
- Rispetto dell’ambiente: contribuisci a ridurre l’inquinamento atmosferico.
- Risparmio energetico: grazie a un rendimento maggiore, consumerai meno combustibile.
- Maggiore comfort: un apparecchio efficiente garantisce un riscaldamento più uniforme e confortevole.
- Conformità alle normative: eviterai di incorrere in sanzioni amministrative a seguito dei controlli degli organi comunali, regionali e statali che si stanno sempre più intensificando.
In conclusione
Le normative sull’uso dei camini a biomassa sono in continua evoluzione. Per essere certi di fare la scelta giusta, ti consigliamo di rivolgerti a un rivenditore specializzato che saprà consigliarti il modello più adatto alle tue esigenze e alla tua abitazione.
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Disclaimer:
Questo testo ha scopo puramente informativo e potrebbe non essere aggiornato alla data odierna. Per conoscere i più recenti sviluppi delle normative, ti consigliamo di visionare il sito della Regione Piemonte e del GSE.
Fonti e approfondimenti: Regione Piemonte – Biomassa